LA PACE FRAGILE

Hollow Home, la demo del videogioco che parla dell’invasione russa in Ucraina

“In questo gioco sono presenti suoni di esplosioni e sirene antiaeree che potrebbero causare disagio e rievocare ricordi dolorosi. Si consiglia la fruizione a un pubblico non impressionabile”

Sempre più spesso si presta attenzione a inserire nei videogiochi i cosiddetti trigger warning, avvertimenti relativi a contenuti che potrebbero urtare la sensibilità dei giocatori. Nel caso di Hollow Home, gli sviluppatori di Twigames hanno posizionato l’avvertenza che leggete sopra prima di ogni altra cosa: prima che si possa visionare la schermata iniziale del gioco, prima che si possa avviarlo, prima che si possano cambiare le opzioni audio e video. Questo perché Hollow Home presenta contenuti duri da affrontare anche per loro stessi.

Se guardi alla linea del fronte, puoi constatare che non si è spostata molto durante l’ultimo anno”, mi dice Valerii Minenko, co-fondatore di Twigames. “E anche le nostre condizioni di lavoro non hanno subito particolari evoluzioni”. Sono ormai quasi dieci anni che lo studio è in attività a Kyiv, in Ucraina, da dove Minenko mi sta parlando. “Siamo ancora qui. La guerra è abbastanza lontana da noi, ma ogni tanto subiamo attacchi missilistici e dobbiamo affrontarne le conseguenze”. 

In un certo senso, la situazione è migliorata rispetto all’inizio dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, nel febbraio 2022, quando i membri di Twigames erano stati costretti a spostarsi verso l’ovest del Paese, in una zona più sicura. Mentre l’assedio di Mariupol era su tutti i notiziari, Minenko e compagni avevano avuto l’idea per un nuovo progetto: il gioco di cui sto provando la demo mentre intervisto lui e Olga Ryzhychenko, direttrice artistica del team. Si chiama Hollow Home ed è un videogioco di ruolo narrativo con una particolarità sconvolgente: è ambientato in una città ucraina e inizia alle 9.30 del 23 febbraio 2022, poche ore prima dell’inizio degli eventi che, a più di due anni di distanza, hanno portato sul territorio europeo un conflitto che sembra ancora lontano dal trovare una risoluzione.

“In questo momento ci troviamo nello stato di produzione di Hollow Home”, mi racconta Minenko. “Abbiamo finito di scrivere la storia, definito l’ampiezza del lavoro da svolgere, e continuiamo a lavorarci giorno per giorno”. Non è cosa semplice, come mi conferma Olga Ryzhychenko. “È un progetto complesso dal punto di vista emotivo”, dice. “Mentre sviluppiamo Hollow Home, dobbiamo visionare costantemente numerosi materiali relativi all’occupazione delle città ucraine, e nessuna ricerca manca di mostrarci i segni della distruzione causata dalla Russia. Quando vedo le fotografie di città ucraine distrutte, un tempo piene di vita, provo dolore e rabbia. Dolore perché tante sono vite sono state spezzate. E rabbia perché tutto questo continua ad accadere”. “È davvero difficile lavorarci, specie per gli artisti e gli scrittori del team”, conferma Minenko. “Si trovano ad avere a che fare con testimonianze di prima mano in continuazione. E sono costretti e ripensare a ricordi dolorosi”. 

Scrivevo che Hollow Home inizia alle 9.30 del 23 febbraio 2022, quando suona la sveglia di Maksym, adolescente protagonista del gioco: lineamenti affilati, un cappellino giallo in testa, e poca voglia di andare a scuola mentre i suoi genitori sono fuori città. Dopo aver cucinato un pasto, usciamo di casa per incontrare Vika, la sua migliore amica. Sul pianerottolo c’è Tetiana, nonna di Vika, la prima persona a fare un accenno alla massiccia presenza di truppe russe sul confine. “Penso che i vicini possano sempre arrivare a un accordo”, dice. “Ho visto troppe guerre nel corso della mia vita”. Anche Oleksii, che aiutiamo a recuperare il suo cagnolino, è ottimista: “Nessuno vuole una guerra nel cuore dell’Europa. Troveranno una soluzione, prima o poi”.

La prima giornata di Maksym in Hollow Home si svolge in maniera tutto sommato spensierata: al netto di questi commenti sulla preoccupante situazione al confine, Maksym e Vika mangiano cioccolato, fanno qualche partita ai coin-op della sala giochi e danno una mano a Konstantin, come al solito impegnato a riparare vecchie automobili. Per compiere determinate azioni si consumano punti mostrati in una barra apposita; basta mangiare per recuperarne un po’. E come da tradizione in molti giochi di ruolo, Maksym ha dei parametri – socievolezza, attenzione, prestanza atletica e così via – che possono essere incrementati tramite l’utilizzo dei punti esperienza guadagnati completando le missioni che Hollow Home propone. 

Arrivato il secondo giorno, però, le cose cambiano. Maksym viene svegliato alle 5.00 del 24 febbraio dal suono delle sirene antiaeree e dalla chiamata di sua madre. “Max, caro... La guerra è iniziata”, dice. Max pensa al padre, militare che serve in Donbas. La madre di Maksym spera di riuscire a tornare presto in città, ma per ora dovremo cavarcela da soli, e non sarà facile. “Credo che Hollow Home sarà un’esperienza difficile dal punto di vista emotivo per chi lo giocherà”, dice Minenko. “Farà pensare al mondo che abbiamo intorno. Tante persone credo che la pace e la libertà siano condizioni naturali e scontate. E invece la storia dell’Ucraina dimostra che la pace è un qualcosa di molto fragile, e che a volte è necessario lottare per la libertà”. 

Usciti dall’appartamento, troviamo l’amica Vika sul pianerottolo. Sua nonna Tetiana ha finito l’insulina, e per questo ci chiede di andare in farmacia per recuperarne un po’. È inverno, le strade sono piene di neve e di gatti randagi, i manifesti invitano a vaccinarsi per combattere il Covid-19. Ci rendiamo presto conto che parecchie cose sono cambiate rispetto ad appena qualche ora fa. Impossibile prelevare denaro contante dall’ATM: andiamo avanti verso la farmacia. Solo che c’è una fila chilometrica, e trovare l’insulina per la nonna di Vika diventa di colpo una grande missione per il nostro Maksym. “Le missioni sono incentrate principalmente sulla sopravvivenza del protagonista e delle persone che ha intorno”, spiega Minenko. “Stiamo sviluppando Hollow Home facendo in modo che sia impossibile completare tutte le missioni nel modo migliore. Il giocatore non potrà aiutare tutti: dovrà scegliere chi ha la priorità per lui. Ed è davvero difficile decidere in tempo di guerra”.

Hollow Home è un oggetto videoludico infestato da una realtà intrusiva e terribile. Riparando la vecchia radio della nonna di Vika, ascoltiamo una voce ormai diventata familiare: quella del Presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, che in un comunicato alla popolazione realmente avvenuto dichiara la mobilitazione generale e vieta agli uomini in età di leva di lasciare il Paese. È uno dei momenti in cui fatico maggiormente a ricordare che sto giocando un videogioco. “L’Ucraina fa parte dell’Europa. Siamo vicinissimi”, mi dice Minenko. “La nostra guerra è alle vostre porte. Cosa potete fare per evitare che arrivi nel vostro Paese? Cosa potete fare per fare in modo che finisca e non succeda di nuovo? Vogliamo che i giocatori si pongano queste domande”. 

Il lavoro degli artisti non è meno importante di quello degli scrittori e dei game designer di Hollow Home. “Fin dal principio, abbiamo accettato i limiti del nostro studio”, racconta Olga Ryzhychenko. “È ovvio che non abbiamo le risorse per sviluppare un videogioco tripla A. E allora abbiamo deciso di puntare tutto sull’espressività, prendendo spunto dal lavoro eccezionale fatto da Alberto Mielgo in Love, Death & Robots e Spider-Man: Into the Spider-Verse e, ovviamente, dalle città in cui viviamo. Abbiamo reimmaginato l’Ucraina in uno stile visivo affine”. Anche Disco Elysium è stato un’importante fonte di ispirazione, sia dal punto di vista artistico, sia da quello del gameplay, racconta Ryzhychenko. “Soprattutto, abbiamo tentato di ricreare lo spirito di una città che un tempo era bella e vivace”, conclude. 

Una demo di Hollow Home è stata disponibile nel più ampio contesto di Ukrainian Games Festival 2024, iniziativa in corso dal 19 al 26 agosto su Steam di cui vi ho parlato su FinalRound, volta a puntare i riflettori sulla scena videoludica ucraina. “Abbiamo ricevuto un fortissimo supporto sia da parte della comunità locale, sia da persone provenienti da tutto il mondo”, mi racconta Valerii Minenko. “C’è chi ci scrive e chi ci offre supporto concreto. Tutto questo ci aiuta a star bene e a mantenere alta la motivazione”. Potere dei videogiochi, di chi li crea – anche in contesti difficilissimi – e di chi ne fruisce.

Pubblicato il: 11/10/2024

Provato su: PC Windows

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