RADAR
I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI FEBBRAIO 2024
Torna il nostro appuntamento mensile con RADAR, la rubrica di Final Round rivolta a chi vuole gettare uno sguardo curioso sui videogiochi indie in uscita entro il mese successivo. Diamo un’occhiata a questo interessante febbraio 2024, tra metroidvania lisergici e fungini, mesmerizzanti puzzle game ucraini, videogiochi d’azione in crudi mondi biopunk e viaggi di formazione al femminile… Accendete il vostro radar, si parte!
Ultros
Sviluppatore: Hadoque
Editore: El Huervo, Kepler Ghost
Quando e dove: 13 febbraio 2024 su PC, PlayStation 4 e PlayStation 5
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Praticamente un metroidvania sotto funghi psicoattivi. Cosa potrebbe andare storto?
Ipnotico, psichedelico, ma soprattutto coloratissimo. L’ambientazione di Ultros è lontanissima dai mondi dilapidati di tanti esponenti del genere metroidvania, da Nidosacro di Hollow Knight a Cvstodia di Blasphemous. Qui sembra di stare compiendo un viaggio sotto funghi psicoattivi, alla ricerca del senso dell’esistenza, e alla scoperta dei misteri di Sarcophagus, un utero cosmico in cui cova un essere demoniaco. Intrappolato nel loop eterno causato da un buco nero, il protagonista dovrà muoversi in maniera rapida e scattante tra mille pericoli, affrontando alieni dalle forme stravaganti e dai colori sconvolgenti. Dominano le tinte acide, e il perché è presto detto: la visione artistica è frutto del lavoro del pittore e musicista svedese El Huervo, che probabilmente conoscete per le cover art di Hotline Miami e del suo seguito. Sono molto curiosa di capire come la presenza del buco nero e del loop temporale a questo connesso impatterà sul gameplay: a quanto sappiamo finora, il protagonista potrà risvegliarsi in momenti chiave della storia per prendere strade diverse, esplorare nuove aree del mondo di gioco e apprendere nuove abilità. Ultros sembra avere le carte in regola per proporre un’esperienza valida su tutti i fronti, e non a caso chi ha provato il gioco – come il buon Andrea, che lo ha testato nel corso della Gamescom dello scorso anno – ha riferito sensazioni assolutamente positive. Speriamo che l’incanto fungino di Ultros si dimostri all’altezza delle aspettative: ormai manca pochissimo per scoprirlo.
Slave Zero X
Sviluppatore: Poppy Works
Editore: Ziggurat
Quando e dove: 21 febbraio 2024 su PC, Xbox Series S/X, PlayStation 4 e PlayStation 5, Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Biomecha disegnati a mano che si prendono a mazzate: questo sì che è parlare!
Venticinque anni. Tanto tempo è passato dalla pubblicazione di Slave Zero, videogioco d’azione divenuto nel corso degli anni un cult tra il pubblico appassionato di esseri biomeccanici con una forte antipatia per i poteri autoritari. I Guardiani stanno per tornare, e lo fanno indubbiamente con stile. Abbandonando la tridimensionalità del primo episodio, Poppy Works ha scelto di impostare il tutto in 2.5 dimensioni e di disegnare a mano il guardiano protagonista e i suoi nemici. Il risultato è una piacevole contrapposizione con i fondali low-poly, che qui risultano appena più rifiniti rispetto a ciò che avremmo visto su un PC dell’epoca in cui uscì l’originale Slave Zero. Questo episodio sarà un prequel rispetto all’originale, ambientato cinque anni prima dell’inizio degli eventi di Slave Zero. Il Guardiano Shou intraprende un viaggio di vendetta contro Khan, il sovrano che governa con piglio autoritario e pugno biomeccanico Megacity S1-9. In questo mondo distopico dalle tinte biopunk ci attende un’azione frenetica: il Guardiano brandisce una lunga katana da maneggiare con rapidità per sbarazzarci delle orde di cyborg che ci sbarreranno la strada. Completa il quadro una colonna sonora heavy drum’n’bass e funky industrial che sembra perfetta per conciliare una sana sessione di mazzate tra robottoni. Per i giocatori hardcore, la serie di sfide procedurali Bloody Palace sarà perfetta per mettersi alla prova e cercare di collocarsi ai vertici della classifica online. Se siete fan di videogiochi come Guilty Gear, Slave Zero X potrebbe essere l’indie che fa per voi.
Open Roads
Sviluppatore: Open Roads Team
Editore: Annapurna Interactive
Quando e dove: 22 febbraio 2024 su PC, Xbox Series S/X, PlayStation 4 e PlayStation 5, Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un viaggio di formazione tutto al femminile in cui si esplora il complesso rapporto che si crea tra madri e figlie.
I legami mamma-figlia non sono mai stati centrali nel mondo dei videogiochi. Sono ben più comuni storie padre-figlio. Si parla, a riguardo, di “dadification”, dalla parola inglese “dad”, che vuol dire “papà”. Kratos e Atreus in God of War, ma anche Big Boss e i suoi figli/cloni, Joel ed Ellie in The Last of Us: la lista potrebbe continuare a lungo. Ecco, Open Roads si va ad aggiungere a quella ristretta cerchia di videogiochi che hanno voluto puntare i riflettori sul rapporto tra madri e figlie, e lo fa con un’avventura on the road dalla forte spinta narrativa. Tess e sua madre Opal si tuffano a capofitto nel passato della loro famiglia, recuperando foto, lettere e testimonianze che permetteranno loro di indagare su segreti ormai dimenticati. Anche qui, come in Slave Zero X, c’è una contrapposizione piuttosto decisa tra design dei personaggi e degli ambienti: Tess e Opal sono disegnate a mano, con uno stile che ricorda da vicino il brillante Heaven’s Vault di Inkle, mentre le campagne e le strutture visitate dalle due hanno un tocco decisamente più realistico. Open Roads Team nasce come costola di Fullbright, gli sviluppatori dietro l’ottimo Gone Home. Segnaliamo il cambio di director del titolo nel 2021, dopo che Steve Gaynor, co-fondatore di Fullbright, ha abbandonato il timone del progetto in seguito ad accuse di microaggressioni ai danni di varie lavoratrici dello studio, alcune delle quali hanno, nel corso del tempo, rassegnato le loro dimissioni dal posto di lavoro.
Oberty
Sviluppatore: Dmytro Denys
Editore: Dmytro Denys
Quando e dove: febbraio 2024 su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Lo lascio dire a Dmytro stesso: “Sono uno sviluppatore indipendente e vivo a Odessa, in Ucraina. Ho più di dieci anni di esperienza nello sviluppo di app di intrattenimento su dispositivi mobile. Dopo l’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, ho deciso di lavorare su videogiochi esclusivamente miei: volevo farlo da tanto tempo”.
Da qualche mese, quando i missili russi piovono sulla città ucraina di Odessa, mi preoccupo per la salute di Dmytro. Succede da quando ho avuto l’occasione di provare il videogioco che sta sviluppando, e che è riuscito a raggiungere la prestigiosa cornice dell’ultimo Day of the Devs – The Game Awards Edition (di cui ho parlato nella mia rassegna Sette Cartoline dai Day of the Devs) . Sto parlando di Oberty, un puzzle game che ruota intorno a un’idea semplice, ma geniale. Al giocatore vengono proposte delle forme variamente colorate da riprodurre: vi assicuro che è più facile a farsi che a dirsi, perché Oberty non necessita di alcun tutorial, solo dello spontaneo intuito umano che ci porta a cimentarci in imprese come quella del cubo di Rubik, o ad appassionarci per ore davanti all’intricata danza di una partita di scacchi. Ruotando il poligono attorno al suo centro e scegliendo quali forme devono rimanere visibili e quali no, dovremo riprodurre quanto mostrato a schermo per passare al livello successivo, seguendo alcune semplici regole: colore + colore è uguale a trasparenza, mentre trasparenza più colore è uguale a colore. Oberty è stato insignito del premio di videogioco più atteso durante la competizione di videogiochi indipendenti Indie Cup Ukraine ’23, nel corso della quale sono stata giurata. Il lavoro di Dmytro e tanti altri giochi provenienti dall’Ucraina sono stati al centro di una gara accesa e partecipata, capace di dimostrare al mondo la resilienza del popolo ucraino e la sua grande capacità di esprimere le sue speranze, talenti e aspirazioni attraverso il medium videoludico. Ora potete provare anche voi Oberty: Dmytro ha reso disponibile su Steam una demo gratuita dal gioco. Date un’occhiata alla sua creatura e fatemi sapere.
Non vi basta? RADAR esiste anche in forma audio in una playlist dedicata di Gong che potete ascoltare comodamente su Spotify!
Pubblicato il: 29/01/2024
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