L'INDIPENDENZA ATTRAVERSO I VIDEOGIOCHI

UKRAINIAN GAMES FESTIVAL 2024

Scrivo queste parole mentre in Italia è mattina presto. È il 24 agosto, un sabato normale, uno di quelli in cui ti domandi come è volato il tempo – sì, anche quest’anno – per portarci fin quasi a settembre. In Ucraina, però, non è un giorno qualsiasi: trentatré anni fa veniva dichiarata l’indipendenza del Paese dall’URSS, e da allora il popolo ucraino non ha mai mancato di festeggiare questa ricorrenza. Da tre anni a questa parte, la festa si è estesa al mondo videoludico. 

“Il nostro team sognava di lanciare un evento dedicato ai videogiochi ucraini su Steam da quando abbiamo fondato l’agenzia, nel 2016”. Me lo racconta Ihor Pospishnyi, co-fondatore dell’agenzia di comunicazione GTP Media. “In quel periodo, Wargaming organizzò 4C, una grossa conferenza che raccoglie esperti di videogiochi provenienti da tutto il mondo. Il mio collega Ivan Titov e io eravamo agli inizi della nostra carriera nell’agenzia. Eravamo impressionati”. E lì nacque un’idea: un giorno avrebbero riempito un intero aereo di giornalisti provenienti dall’estero per portarli a un festival dedicato ai videogiochi ucraini. “I nostri sviluppatori sono incredibilmente capaci. Noi non avevamo assolutamente idea di come far accadere una cosa del genere. Ci siamo messi a ridere, ma il seme ormai era stato piantato”.

Una buona idea trova sempre un modo per camminare: oggi quel festival esiste e si chiama Ukrainian Games Festival. È alla terza edizione e, dato che lo spazio aereo nei cieli ucraini è chiuso per i voli civili, è esclusivamente digitale e aperto a tutti su Steam. “All’inizio dell’invasione russa su larga scala nel nostro Paese, avevamo già collaborato con Steam per la Indie Cup Celebration [Indie Cup è una competizione internazionale dedicata a produzioni videoludiche indipendenti, N.d.A.]”, racconta Pospishnyi. “Sapevamo come realizzare il nostro sogno, e organizzammo in pochissimo tempo il primo Ukrainian Games Festival, scegliendo la settimana del 24 agosto per celebrare il giorno dell’indipendenza dell’Ucraina”. 

Da allora, il festival non ha fatto altro che crescere, raccogliendo un sempre maggior numero di videogiochi ucraini da proporre al pubblico con sconti speciali per una settimana, proponendo anche demo esclusive dedicate a uscite future. Scorrendo la pagina Steam di Ukrainian Games Festival 2024, mi sono resa conto che i giochi partecipanti sono più di 450. “Quasi cento in più rispetto all’anno scorso”, mi racconta Stepan Prokhorenko, direttore del festival. “E in gran parte si tratta di videogiochi pubblicati o avviati nel corso dell’ultimo anno. Alcuni sono grandi progetti, come The Sinking City 2, attualmente in produzione presso Frogwares, ma si tratta prevalentemente di titoli provenienti da sviluppatori indipendenti e piccoli studi”. A detta di Prokhorenko – che, in quanto direttore del festival Indie Cup, conosce molto bene il tessuto produttivo ucraino, e non solo – la netta prevalenza di piccole e medie imprese nel settore dimostra quanto sia difficile raccogliere le forze in Ucraina per pensare in grande. “I publisher occidentali non hanno alcun interesse a investire nel nostro Paese mentre la guerra è in corso”, spiega.

Nonostante la mancanza di investimenti, la pagina di Ukrainian Games Festival 2024 dimostra quanto gli sviluppatori ucraini si stiano dedicando con impegno al loro lavoro nel momento più difficile della storia del loro Paese fin dall’indipendenza. “E non si tratta soltanto di grandi serie, come S.T.A.L.K.E.R. o Metro”, dice Prokhorenko. “Il nostro desiderio è che i videogiocatori di tutto il mondo possano scoprire piccole produzioni come il simulatore di guida surreale Titan Chaser e l’horror disturbante No one lives under the lighthouse, ma anche videogiochi puzzle come Oberty e Tukoni: Custodi della Foresta. E poi ci sono Ostriv, city-builder in cui si costruisce una città ucraina del XVIII secolo; Jitter, in cui si esplora una colonia mineraria calandosi nei panni dell’intelligenza artificiale di un’astronave; SAND, videogioco PVPVE a mondo aperto pieno di macchinoni dieselpunk; senza dimenticare le esperienza fuori di testa del solo dev Marginal Act”. È un quadro variopinto e ricchissimo: “In effetti, credo che l’industria videoludica ucraina non sia mai stata vibrante e interessante quanto lo è oggi”, commenta Prokhorenko.

Titan Chaser

Oberty

No One Lives Under The Lighthouse

Ostriv

Marginal Act

SAND

Muoversi in un settore così vivace, pieno di piccoli e piccolissimi produttori, non è semplice. “Fortunatamente, gestiamo il festival Indie Cup dal 2016, e questo ci rende le cose più facili”, spiega il direttore di Ukrainian Games Festival. “I contatti sono gestiti dai miei colleghi Arsenii Tarasov e Mark Olkhovyk. In qualità di direttore del festival, spendo tantissime ore a selezionare videogiochi e cercare nuovi metodi per scoprirne di nuovi su Steam, in modo tale da poter mostrare al mondo l’incredibile diversità dei videogiochi ucraini”. Inserire centinaia di titoli nell’iniziativa può essere un’arma a doppio taglio – e Prokhorenkho ne è consapevole – ma la priorità degli organizzatori è dimostrare che l’Ucraina ha tantissimo da dire nel campo videoludico, anche uscendo dal seminato delle sue serie storiche. “Anche perché niente può battere l’emozione che si prova quando ci si imbatte in qualcosa di cui ci si innamora”. 

Chiedo a Stepan Prokhorenko perché si sta dedicando con così tanto impegno a creare una vetrina per i videogiochi ucraini. “Come ogni forma d’arte, i giochi sono uno strumento che rompe il confine tra il tuo mondo e quello delle altre persone”, risponde. “E in Ucraina questa capacità di rottura è davvero importante. Attraverso i giochi, gli sviluppatori trasformano le loro esperienze ed emozioni in qualcosa che possono condividere con gli altri. Abbiamo trascorso quasi tre anni circondati dalla morte e avviluppati dall’ansia: c’è tanto da elaborare”. Soprattutto, i giochi sono una dimostrazione dell’esistenza dell’Ucraina. “Esistiamo. E non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. È davvero emozionante vedere come i videogiochi ucraini abbiano abbracciato l’identità ucraina nel corso di questi ultimi tre anni”.

Jitter

Stepan Prokhorenko è orgogliosamente consapevole del carattere politico di iniziative come Ukrainian Games Festival e Indie Cup. “I giochi sono intrinsecamente politici”, commenta. “La partecipazione di sviluppatori ucraini a iniziative come Indie Cup Europe ’24 prova la loro volontà di posizionarsi come sviluppatori europei, e il desiderio di allontanarci dal nostro passato come colonia di un impero”. Non solo: i videogiochi sono anche un modo per ricordare chi ha dato la vita per l’indipendenza del suo Paese. “Quando giocherete a S.T.A.L.K.E.R., voglio che ricordiate Volodymyr Yezhov, uno dei game designer della serie, ucciso dai russi vicino a Bakhmut nel dicembre 2022 mentre difendeva l’Ucraina dagli invasori. E quando giocherete Metro, voglio che ricordiate Andrii Korzinkin, uno degli animatori della serie, anche lui ucciso in combattimento dai russi”. 

Da questo scenario di dolore e preoccupazione costante nasce una speranza: quella che i giochi possano aiutare l’Ucraina e gli ucraini a superare questo momento così difficile. “I giochi connettono le persone. E la comunità degli sviluppatori del nostro Paese è fiorita in questi tre anni”, dice Prokhorenko. “C’è un enorme supporto reciproco da parte di tutti. Nonostante tutto quello che sta succedendo, i giochi ucraini non sono mai stati entusiasmanti come lo sono oggi. Dal canto nostro, vogliamo soltanto aiutare l’Ucraina come possiamo”, conclude. E Ihor Pospishnyi non smette di pensare al futuro: “In questo momento, lo spazio aereo nei cieli ucraini è chiuso agli aerei civili, ma un giorno sarà riaperto. Ricordi quando ti dicevo della mia idea di portare un aereo intero di giornalisti stranieri a un festival dedicato ai videogiochi ucraini? Abbiamo già dei piani per il futuro. Dopo la nostra vittoria”.

Pubblicato il: 24/08/2024

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8 commenti

grazie per aver parlato di questa iniziativa, non immaginavo neanche che esistesse

Slava Ukraini!

Iniziativa che lancia un bel messaggio sull'importanza dell'arte anche in situazioni così drammatiche. Alcuni dei titoli citati non li conoscevo, ne approfitto per dargli una occhiata.

Fa molto piacere che in un periodo terribile come questo ci sia ancora lo spazio per i piccoli sviluppatori di far vedere al mondo la loro creatività! Aspettando Stalker 2 mi sa che provo a buttare un occhio su Jitter e Ostriv, sembrano molto intere …Altro... Fa molto piacere che in un periodo terribile come questo ci sia ancora lo spazio per i piccoli sviluppatori di far vedere al mondo la loro creatività! Aspettando Stalker 2 mi sa che provo a buttare un occhio su Jitter e Ostriv, sembrano molto interessanti.
Bell'articolo Giulia!

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