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I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI OTTOBRE 2024

Incredibilmente siamo arrivati all’autunno: ormai l’anno sta per finire, anche se a me sembra che questo 2024 sia appena iniziato. Sarà che sono rimasta troppo a lungo nei mondi virtuali creati dagli sviluppatori indipendenti di cui vi parlo ogni mese su Radar... Innanzitutto, una doverosa premessa: la maledizione di Radar ha colpito ancora e Phoenix Springs è stato rinviato al 7 ottobre; quindi, tenetene conto nella pianificazione dei vostri acquisti per il mese in arrivo. In questa puntata vi porterò in un giardino infestato da misteriose presenze, nel Giappone rurale e in tanti altri bei posticini da vivere con tastiera e controller alla mano. 

Accendete il vostro radar: si parte!

Grunn 

Sviluppatore: Sokpop Collective, Tom van den Boogart
Editore: Sokpop Collective
Quando e dove: 4 ottobre su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Nel giardino del papà di Tom succedono cose molto, molto strane... 

Ho potuto giocare una demo di Grunn in occasione di Indie Cup Europe ’24, giusto qualche mese fa. Ricordo che era una serata caldissima, ed ero convinta che questo “normale videogioco di giardinaggio” (così presentato – perfidamente – dallo sviluppatore Tom van den Boogart) non mi avrebbe scossa più di tanto. E invece, mi sono ritrovata ben presto con i brividi: il giardino di Grunn, ispirato al vero giardino del padre di van den Boogart, è un posto pazzo, in cui i contorni degli oggetti sono turbati da un filtro lisergico, come se sui nostri occhi fosse calata una misteriosa coltre capace di deformare la realtà. Ci troviamo nel remoto nord dell’Olanda, in campagna, e vestiamo i panni di un giardiniere chiamato a svolgere dei lavori di manutenzione nel weekend, mentre il proprietario di una villetta è via. Il primo strumento che troviamo è un paio di cesoie con cui spuntare i cespugli e tagliare l’erba. Scovare gli altri strumenti – innanzitutto l’evasivo innaffiatoio – diventa ben presto una vera e propria avventura, anche perché alcune oscure presenze sembrano aggirarsi nel giardino. Grunn è sviluppato da Tom van den Boogart, che fa parte del più ampio collettivo olandese Sokpop Collective: gli altri membri hanno dato una mano nello sviluppo e nel testing del gioco, ormai vicino alla pubblicazione. Poco frequenti qui in Italia, i collettivi sono invece molto presenti nel mondo dello sviluppo nei Paesi dell’Europa centrale e del nord.

Kind Words 2 (lofi city pop) 

Sviluppatore: Popcannibal
Editore: Popcannibal
Quando e dove: 7 ottobre su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: In un mondo pieno d’odio, scrivere lettere gentili agli sconosciuti è un gesto rivoluzionario 

Sono passati ormai cinque anni dall’uscita di Kind Words, un esperimento ludico molto particolare che ha goduto di un ottimo successo di pubblico. Perché, in fin dei conti, risponde a un’esigenza molto umana: quella di entrare in contatto, anche solo in maniera fugace, con persone lontane da noi, esprimendo gioie, dolori, preoccupazioni – insomma, raccontando le proprie storie ed emozioni. “In Kind Words 2, puoi essere gentile verso persone vere”, recita l’incipit del trailer del titolo sviluppato da Popcannibal. Sedendosi alla scrivania della propria stanza virtuale, si possono scrivere lettere da inviare agli altri giocatori, chiedendo supporto, un consiglio, o semplicemente ascolto. Il seguito include anche i contenuti dell’originale Kind Words, ossia milioni e milioni di messaggi affidati al potente vento di Internet. Kind Words ha ottenuto premi importantissimi, tra cui il BAFTA Game Beyond Entertaiment Award e il Grand Prix di IndieCade, ed è nato come una reazione ai meccanismi dei social network, piattaforme su cui raramente ci si sente a proprio agio nell’esprimere la totalità del complesso ventaglio di emozioni dell’essere umano. Le lettere sono completamente anonime, e leggere le risposte è un’esperienza spesso sorprendente, “Questo gioco è una reazione politica”, spiegò Ziba Scott, uno dei tre dev di Kind Words, al Los Angeles Times. “È un esercizio rivolto a tutti per diventare più gentili l’uno verso l’altro, avere empatia e cura nell’esprimere pensieri capaci di tirar su un’altra persona”. Oggi, nel 2024, abbiamo bisogno di questo esercizio più che mai.

Neva 

Sviluppatore: Nomada Studio
Editore: Devolver Digital
Quando e dove: 15 ottobre su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Neva potrebbe avere le carte in regola per superare alcune criticità di GRIS; in ogni caso, Nomada Studio ha stile da vendere 

So di sparare sulla Croce Rossa quando faccio presente che su GRIS condivido l’opinione critica espressa a suo tempo dalla grande Anna Anthropy, ma da quanto si è visto finora credo che Nomada Studio abbia fatto tesoro dei giudizi di chi ha evidenziato sì la bellezza estetica di GRIS, notando però anche come il gioco non catturasse in alcun modo, sul piano ludico, l’esperienza di chi vive la difficile elaborazione del lutto. Questa volta seguiremo il percorso di Alba, una giovane ragazza accompagnata nel suo viaggio da un cucciolo di lupo. Il mondo di Neva sembra afflitto da un male misterioso, e soltanto la collaborazione tra i due, tra esplorazione e combattimenti, potrà portarci fino al finale dell’avventura. Neva non è il nome della protagonista umana, ma del lupo: nel corso del gioco, lo vedremo crescere fino a diventare un adulto. Come spiegato in diverse interviste da Conrad Roset, Creative Director di Nomada Studio, l’idea di Neva è nata all’inizio della pandemia da Covid-19, durante uno dei primi lockdown che interessarono la Spagna, Paese in cui lo studio ha sede. L’idea di passare da un platform puro come GRIS allo sviluppo di un titolo dotato di meccaniche d’azione e combattimento inizialmente spaventava gli sviluppatori: alla fine, per evitare di “escludere” dalla fruizione del gioco parte del pubblico di GRIS, Nomada Studio ha deciso di inserire una modalità storia semplificata. Tema principale del gioco sarà quello della genitorialità, e sono molto curiosa di scoprire come sarà sviluppato all’interno di Neva.

Shin Chan: Shiro and the Coal Town 

Sviluppatore: h.a.n.d., inc.
Editore: Neos Corporation
Quando e dove: 24 ottobre su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Quando corre, Shinnosuke fa “puriiii puriiiii”. OK, forse non è così tanto rilevante, ma a me fa troppo ridere! 

Shinnosuke Nohara, detto Shin chan, ha cinque anni e una particolare tendenza a combinare guai. È piccolo e rotondetto, e dal 1990 fino alla morte dell’autore, Yoshito Usui, è stato protagonista di un fortunato manga poi adattato in formato anime. Shin chan è riuscito a farsi largo anche nel mondo dei videogiochi, prima con Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation (2021) e ora con il seguito Shin Chan: Shiro and the Coal Town. In realtà, questi giochi sono successori spirituali della storica serie Boku no Natsuyasumi, il cui director Kazuhiro Ayabe è oggi al timone dei progetti videoludici dedicati a Shin chan. Una piccola curiosità: Ayabe è anche proprietario dell’ottimo ristorante Kasei Curry nel quartiere di Ikebukuro, a Tōkyō – potrebbe essere una tappa ideale per il prossimo viaggio in Giappone con RoundTwo! In questo capitolo, seguiremo le peripezie estive del piccolo Shinnosuke nella Prefettura di Akita, vicino alla città di origine del padre di Shin Chan. I nonni del birbantello sono una presenza molto forte nel gioco: Ginnosuke, il nonno, insegna al nipote ad acchiappare insetti, pesci e granchietti, mentre la nonna gli impartisce tutti i segreti per coltivare ortaggi favolosi nell’orticello antistante la loro casa di campagna. Ben presto, però, il cagnolino bianco Shiro conduce Shin chan in una città misteriosa, Coal Town, in cui i due vivranno tante avventure. Splendido da vedere e magico da ascoltare con il suo impeccabile doppiaggio in lingua giapponese, Shin Chan: Shiro and the Coal Town è imperdibile per gli amanti del Paese del Sol Levante.

Pubblicato il: 25/09/2024

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2 commenti

Mese più fiacco del solito, ma immagino che per le uscite indie sia naturale rallentare nei periodi di fuoco dei grandi giochi, detto questo Neva must buy, ma aspetto la versione fisica switch

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