RADAR
I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI GENNAIO 2025
Tra un pandoro e l’altro (panettone, stammi lontano!), FinalRound non dimentica di tenere sott’occhio l’attualità indie. Eccoci arrivati a commentare le uscite di gennaio 2025, a un anno di distanza dalla nascita di Radar, l’appuntamento fisso con i videogiochi indipendenti più interessanti in uscita entro il mese successivo. Il 2024 è volato, e il nuovo anno sembra serbare tante sorprese per gli appassionati di produzioni piccole e grandi. Questo mese vi parlerò di quattro graditissimi ritorni da parte di quattro team davvero in gambissima, con una grande varietà di generi e ambientazioni.
Accendete il vostro radar: si parte!
HYPER LIGHT BREAKER
Sviluppatore: Heart Machine
Editore: Arc Games
Quando e dove: 14 gennaio in accesso anticipato su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Gli autori di Hyper Light Drifter e Solar Ash hanno sempre qualcosa di interessante da dire
Alex Preston ha lottato fin da piccolo per restare in vita. Affetto da una patologia congenita del cuore, ha fatto avanti e indietro dagli ospedali fin da quando ha memoria. Ecco perché lo studio di sviluppo da lui fondato si chiama Heart Machine; c’è poi il protagonista del suo primo videogioco, Hyper Light Drifter, che è affetto da una malattia mortale; e girovagando per le distese di quel mondo virtuale morente, a un certo punto, si può trovare un gigantesco cuore pulsante, simbolo delle difficoltà di Preston, ma anche della sua voglia di vivere. Dopo l’ottimo Solar Ash, il team decide di lanciare il suo prossimo progetto in accesso anticipato e di cambiare parzialmente corso. Hyper Light Breaker sarà giocabile sia in solitaria, sia in modalità cooperativa online. E di cooperazione ci sarà certamente bisogno, perché in questo roguelike a mondo aperto bisognerà ripristinare le condizioni atte allo sviluppo di una civiltà dopo un disastroso evento di estinzione. Spetta ai Breaker il difficilissimo compito di combattere i Coronati e, soprattutto, il Re degli Abissi, nel quadro di biomi generati proceduralmente, con un focus sull’estrazione di risorse da ambienti pericolosi e pieni di nemici. Hyper Light Breaker conserva la medesima palette cromatica dei suoi predecessori – con quei colori acidi che ormai costituiscono il marchio di fabbrica di Heart Machine – ma innova con un’azione frenetica e con la presenza di un vasto arsenale di armi e strumenti per l’esplorazione, dall’hoverboard all’aliante. Da appassionata della capacità di Preston e soci nella creazione di atmosfere liriche e meditative, spero che Heart Machine non dimentichi le sue radici e conservi dei margini di solitudine e contemplazione in questo mondo post-apocalittico sempre in movimento.
BLADE CHIMERA
Sviluppatore: Team Ladybug e WSS playground
Editore: PLAYISM e WSS playground
Quando e dove: 16 gennaio su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Il team aveva già fatto bene con record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth, e la speranza è che abbiano limato ulteriormente la loro formula metroidvania
Il 2024 si era aperto con un ottimo metroidvania, quel Prince of Persia: The Lost Crown che aveva saputo cambiare la formula ludica “storica” del Principe di Ubisoft per trasportarla in uno dei generi più esplorati dagli sviluppatori di videogiochi negli ultimi dieci anni. Blade Chimera lascia ben sperare per un’apertura del 2025 col botto, dato che il team si era già dedicato (con buon successo) a Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth, un metroidvania che era riuscito a catturare sia i fan della storia multimediale di Ryō Mizuno, sia un gran numero di giocatori che non avevano idea di cosa fosse il regno magico di Kastuul, e che non avevano contezza dei poteri manipolatori della regina dei morti Naneel. In Blade Chimera cambia completamente l’ambientazione: ci troviamo in una versione cyberpunk della città giapponese di Ōsaka. E no, non potremo fare un bel giro agli Universal Studios Japan, perché dei mostri orrendi hanno scatenato la “Guerra dei Demoni” e tocca al protagonista Shin tentare di assicurare la sopravvivenza dell’umanità. Caratteristica principale di Blade Chimera è Lux, la spada demoniaca a due mani brandita dal protagonista, dotata del potere di invertire il corso del tempo e di far sì che Shin possa inseguire i ricordi di sua moglie, recuperando nel frattempo le abilità che ha perduto. Non sarà l’unica arma a disposizione di Shin, ma in base alla demo disponibile su Steam si comprende che Lux sarà centrale nel gameplay di Blade Chimera. L’azione sembra essere un incrocio tra i classici Castelvania 2D e il frenetico Katana Zero di Askiisoft (di cui, peraltro, sta per arrivare un DLC): si capisce che ho grandi aspettative per questo Blade Chimera...
THE STONE OF MADNESS
Sviluppatore: The Game Kitchen
Editore: Tripwire Presents
Quando e dove: 28 gennaio su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Gennaio è un mese di grandi ritorni: i dev di The Stone of Madness sono gli stessi di Blasphemous, quindi mi aspetto grandi cose dal team
Gli sviluppatori di The Game Kitchen nutrono indubbiamente una forte passione per la cristianità, i suoi ambienti, i suoi riti. Se nei due Blasphemous il cattolicesimo spagnolo veniva piegato in forme inaspettate, crude e (parzialmente) di fantasia, in The Stone of Madness troviamo invece più di una punta d’ironia e un genere videoludico completamente diverso. Siamo in un monastero gesuita spagnolo del XVIII secolo, situato nei Pirenei e pieno di segreti. Dovremo favorire la fuga di cinque prigionieri – un gigante muto, una vecchia strega, un sacerdote accusato da un inquisitore corrotto, una violentissima violinista e una agile ladra – in un videogioco stealth tattico in tempo reale. I personaggi vanno controllati alternativamente per sfruttare le loro abilità uniche: dagli incantesimi al controllo degli spiriti maligni, dall’apertura di lucchetti fino ad arrivare all’assassinio delle guardie. La peculiarità di The Stone of Madness sta nella necessità di proteggere la salute mentale dei protagonisti, ciascuno caratterizzato da traumi e fobie; di conseguenza, bisogna prestare attenzione agli eventi capaci di scatenare reazioni incontrollate per evitare comportamenti paranoici o attacchi di violenza incontrollata. Come pure Blasphemous, anche The Stone of Madness è ispirato allo stile dell’artista spagnolo Francisco De Goya, ma stavolta The Game Kitchen ha scelto di puntare maggiormente su una resa cartoon. Una piccola curiosità: il nome del gioco trae spunto dalla pietra della follia, una pietra che, nell’immaginario medievale, si credeva essere situata all’interno della testa delle persone affette da pazzia; recentemente ho avuto modo di ammirare al Museo del Louvre L’estrazione della pietra della follia, un dipinto a olio di Hieronymus Bosch che rappresenta un’operazione chirurgica volta a rimuovere la pietra dalla fronte di un uomo.
CITIZEN SLEEPER 2: STARWARD VECTOR
Sviluppatore: Jump Over The Age
Editore: Fellow Traveller
Quando e dove: 31 gennaio su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Gareth Damian Martin, in arte Jump Over The Age, è tra i protagonisti assoluti del panorama indie; la demo di Citizen Sleeper 2 non mi aveva convinta del tutto, ma spero di cambiare idea
Dalla scrittura al design, passando per architettura e teoria dei giochi: gli interessi di Gareth Damian Martin sono multiformi e non mancano mai di intrecciarsi all’interno dei suoi videogiochi. A mio avviso, il punto più alto della sua carriera coincide con la sua opera prima, quel In Other Waters che ci aveva trasportati nei mari del pianeta extrasolare Gliese 667 Cc mettendoci nei panni dell’intelligenza artificiale dello scafandro di una xenobiologa. È stata poi la volta di Citizen Sleeper, un GDR-epopea spaziale ambientato sulla stazione Erlin’s Eye, destinato a ottenere a brevissimo un seguito. Torniamo a vestire i panni di un androide, ma questa volta ci sarà un maggiore focus sull’esplorazione della Starward Belt e sullo svolgimento di incarichi rischiosi ai margini del sistema di Helion. Sarà essenziale gestire saggiamente le risorse – proprio come nel primo Citizen Sleeper – ma stavolta non dovremo pensare soltanto a sopravvivere: dovremo prestare attenzione anche alla navicella spaziale, indispensabile strumento di lavoro e chissà, forse anche di fuga dall’aspra lotta segreta che coinvolge le corporazioni di questo universo sospeso sui delicati fili del tardocapitalismo interplanetario. Anche in questo caso, il lancio dei dadi e la gestione delle azioni impiegando i numeri ottenuti (più alto il numero sulla faccia del dado, più elevata la probabilità di successo) saranno centrali nell’economia complessiva dell’esperienza ludica. In base alla demo di Citizen Sleeper 2: Starward Vector provata durante lo scorso Steam Next Fest, il nuovo titolo prodotto da Jump Over The Age si preannuncia spietato e ricco di sorprese.
Pubblicato il: 28/12/2024
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