CROSS GEN

Il secondo Falò, con Mario e Kirby

Benvenute e benvenuti al secondo Falò, quel momento in cui idealmente dovremmo in armonia sederci intorno al tavolo per raccontarci a cuore aperto le emozioni provate insieme giocando ma che all’atto pratico si tratta di me che estorco smozzichi di informazioni ai miei figli. 

Prima di partire, un brevissimo riassunto, così nessuna e nessuno si perde nulla:

  • A Natale ho regalato due console (due Switch Lite usate) ai miei figli. 
  • Ci possono giocare quando vogliono, ma mai per più di mezz’ora al giorno (che non è cumulabile con i giorni successivi). 
  • Hanno accesso a due giochi per volta: uno gliel’ho fatto trovare io sulla console, uno lo hanno scelto loro (tra quelli adatti alla loro età). 
  • Emma ha 7 anni e mezzo e fino ad ora ha giocato a Super Mario Odyssey e Kirby e la terra perduta. 
  • Elia ha 5 anni e ha giocato a I Puffi: Missione Vilfoglia e Super Mario Wonder.

Com’è andata questo mese

Non è facile dare una risposta netta: da una parte, sempre bene, dall’altra, meno. Quello che ormai hanno introiettato sono le potenzialità dei videogiochi, e quanto questo gli piaccia e sia in grado di svoltargli la giornata. Hanno sempre una gran cura delle loro console, le ricaricano, se le portano in giro quando vogliono e le mostrano orgogliosi agli amici e ai nonni. Al momento è come se fossero ancora in una fase “trofeo”: quando se le portano in giro infatti non è che poi effettivamente ci giochino, è come se gli basti averle con loro. Se dai nonni prima delle console coloravano, facevano passeggiate o ammorbavano tutti con la pasta di sale, ora colorano, fanno passeggiate e ammorbano ancora tutti con la pasta di sale. I videogiochi nove volte su dieci vengono dimenticati e rimangono abbandonati negli zaini. Prima o poi se la dimenticheranno da qualche parte e scoppierà un merdone, già lo so, ma per il momento ci sono molto attenti. 

All’inizio di marzo è stato anche il compleanno di Elia e ci siamo presi una giornata per andare in un parco in provincia di Milano con delle ricostruzioni di dinosauri che sono in alcuni casi quantomeno discutibili, ma questa è un’altra storia. Con l’arrivo del compleanno e la possibilità di chiedere un regalo qualsiasi, ero convinto che sarebbe arrivata la richiesta di un videogioco nuovo, e invece nulla. Al momento gli basta giocare a quello che hanno, e sono così assorbiti nel farlo che non sentono proprio (Elia almeno, per Emma è un po’ diverso) l’esigenza di variare. 

Ecco, se Emma è più in grado di gestirlo dall’alto dei suoi sette anni e mezzo, per Elia inizia a essere più complicato. Da un paio di settimane sta vedendo fin dove riesce a spingersi con le richieste, come giocarci prima di andare a scuola o prima che la tata vada via. Viene costantemente rimbalzato, ma mi rendo conto che più ci avviciniamo alla sera, più gli aumenta la voglia di farlo, e talvolta inscena anche qualche goffo capriccio nel mezzo.

Per chi abita in Lombardia il Parco della Preistoria è abbastanza un classico, nonostante le ricostruzioni di alcuni bestioni sembrino il Potato Jesus di uno dei miei meme preferiti di sempre.

Nel corso del mese Elia ha cambiato radicalmente la sua modalità di gioco: se le prime due settimane di fatto io giocavo per il 90% del tempo, da quando ha capito che se usa Yoshi non muore mai le percentuali si sono invertite. Gli Yoshi sono i personaggi che in Super Mario Bros. Wonder rappresentano la modalità facile: hanno sempre un attacco (la lingua, inteso come organo non come eloquio tagliente) e se vengono colpiti non muoiono. Da quando Elia, dopo averlo visto con me, ha realizzato che avrebbe potuto fare quasi tutti i livelli da solo non c’è stata più partita. 

Il che è stato un bellissimo momento di realizzazione personale, ma anche un duro colpo a tutte le altre attività che ha sempre fatto: il momento di gioco con la console, che prima era una delle tante cose che faceva, ora ha iniziato ad avere un peso maggiore nella sua testa, da qui il desiderio di piegare le regole per farlo arrivare prima o estenderlo. Vediamo come procede, vi tengo aggiornati.

I giochi, secondo loro

Con il fatto che hanno giocato un po’ di più per conto loro (o meglio, hanno giocato più loro chiedendomi meno aiuti, ma lo facciamo sempre insieme quando rientro a casa) è stato un briciolo più complicato ottenere delle risposte articolate, ma i giorni che erano in buona mi hanno davvero raccontato un sacco di cose, con un entusiasmo invidiabile.

Emma - Kirby e la terra perduta

Kirby e la Terra perduta (che è un gioco PEGI 7 e se non sai cosa vuol dire trovi tutto qua) è un gioco di avventura estremamente accogliente pubblicato da Nintendo (ma lo sviluppa HAL Laboratory, se vi interessa) che è anche il primo gioco della serie ad essere in tre dimensioni dopo trent’anni di onorato servizio. È uscito nel 2022, lo trovate solo su Switch ed è perfetto per questa fase da videogiocatrice di Emma perché mette in campo tutti gli elementi classici dei giochi di avventura (esplorare i livelli, usare delle armi e degli strumenti e potenziarne le caratteristiche) in una confezione accomodante che ha un livello di sfida estremamente basso. Anche la telecamera, nonostante il mondo sia in 3D, è gestita dal gioco, il che mi rendo conto ha reso per Emma molto più agevole la gestione del tutto.

La cosa che è piaciuta di più

Mi è piaciuto, tanto, quando si evolvevano le abilità, tipo da trivella sotterranea a trivella doppia. 

- Emma, 7 anni e mezzo, seconda elementare

La meccanica principale è legata al fatto che Kirby possa aspirare gran parte degli oggetti che si trova davanti per trasformarsi in una versione kirbizzata del suddetto. Per esempio, se aspira un nemico con spada e scudo, guadagna la spada e lo scudo come arma. Sbloccando alcuni progetti poi è possibile potenziare alcune di queste armi, con cui si possono iniziare i livelli. Questo non impedisce di cambiare poi arma o tramutarsi in alto nel corso del livello, ma se si vuole si può potenziare una cosa e portarsela fino alla fine, che è quello che ha fatto Emma con una specie di fuoco di drago viola.

Quando stavo facendo lo scontro finale mi sono trasformata in un pullman. 

- Emma, 7 anni e mezzo, seconda elementare

Oltre alle trasformazioni di cui parlavo prima ce ne sono anche di altre più estemporanee, che si possono fare solo in momenti specifici del gioco. Tipo diventare un gavettone per lavare via la lava o lo sporco o trasformarsi in una jeep o in un pullman. Emma questa cosa l’ha adorata.

La cosa che è piaciuta di meno

Kirby per Emma è stato sia facile che difficile, e la cosa l’ha un po’ destabilizzata. Ancora una volta non ha provato tanto interesse nel fare le missioni secondarie, che sono quelle che hanno quel pizzico di pepe in più, per cui in generale le è sembrato tutto un po’ più lineare.

Lo consiglieresti ai tuoi amici?

Gli direi di comprare Ninjago. 

- Emma, 7 anni e mezzo, seconda elementare

Emma è così, sempre proiettata nel futuro. Siccome Kirby lo ha finito e ora sta giocando a LEGO Ninjago (ne parliamo nel prossimo Falò), tutto ruota, ovviamente, intorno a LEGO Ninjago. Kirby e la Terra perduta è già storia vecchia.

Elia - Super Mario Bros. Wonder

Avendo visto la sorella giocare a Super Mario Odyssey (PEGI 7) il giro prima, Elia non ha avuto un solo dubbio sul fatto che il suo gioco sarebbe stato uno di Mario. A Wonder avevamo già giocato ogni tanto insieme sulla TV di casa, ma lui si è sempre tenuto un po’ in disparte. Super Mario Bros. Wonder (PEGI 3) è l’ultimo Super Mario 2D nuovo ad essere uscito per Switch, ed è il più coraggioso e innovativo (nei limiti di un gioco di piattaforme a scorrimento orizzontale) da boh, 20 anni a questa parte. Sembra un normale un gioco di Mario, ma alla fine non lo è: è pieno di trovate grandi e piccole, di variazioni di ritmo, prospettiva e tempi, di trasformazioni buffe. Il titolo del gioco è insomma particolarmente azzeccato perché il senso di meraviglia è stato tangibile tanto per me, che di Marii ne ho visti tanti, quanto per Elia, che impazziva ad ogni nuova trasformazione. La sua preferita, a mani basse, è Mario Trivella.

La cosa che è piaciuta di più

Yoshi. Perché mangia. 

- Elia, 5 anni, scuola dell’infanzia

Il suo rapporto con Super Mario Bros. Wonder è svoltato a metà del mese. Nelle prime settimane lui era l’incaricato alla logistica («Papà vai lì», «Papà, vai a prendere quel giga-seme», «Papà, ma perché moriamo sempre?») mentre io al gioco, poi un giorno ha iniziato a usare Yoshi (che non muore se viene colpito) e da allora non lo ha più mollato, se non nelle fasi più complicate o nelle corse a tempo e con tanti salti o lava.

La cosa che è piaciuta di meno

La lava e quella melma verde e nera dove se cado muoio. 

- Elia, 5 anni, scuola dell’infanzia

Ecco appunto, quella. Questa modalità lo aiuta molto, ma qualcosa di un minimo complicato rimane. Per quello ci sono sempre io, mentre per il resto lui ormai è diventato estremamente autonomo.

Lo consiglieresti ai tuoi amici?

Sì, ma tanto loro non ce l’hanno. 

- Elia, 5 anni, scuola dell’infanzia

Non l’ha detto con spocchia, solo con grande pragmaticità e realismo.

I giochi, secondo me

Per Emma Kirby è stato assolutamente perfetto: ha iniziato a capire che i giochi non sono solo quelli dove si salta sulle piattaforme ma possono avere anche una componente più avventurosa e di evoluzione del proprio personaggio. Si è appassionata alla storia del gioco molto di più che a quella di Super Mario Odyssey, che pure le era discretamente piaciuta. Ha iniziato a sperimentare i diversi livelli di lettura di ogni ambiente, capendo che ci sono alcune cose che serve fare per finire il livello, che sono facili, e altre opzionali un po’ più complicate. Ha familiarizzato con il concetto di “hub”, cioè di un posto nel quale si torna dopo ogni livello per gestire il potenziamento e i personaggi. In generale, e questo ha avuto un impatto anche con il gioco successivo, mi sembra che pur non trovandolo memorabile abbia capito che l’impostazione dei giochi di avventura al momento sia per lei più stimolante dei platform puri

Elia invece, pur adorando ogni singolo secondo che sta passando su Super Mario Bros. Wonder, non era ancora pronto per questo tipo di esperienza (Yoshi escluso), perché anche solo la meccanica del salto con scatto, che prevede di schiacciare con un certo tempismo due tasti insieme, lo mette in difficoltà. Ma da quando c’è Yoshi tutto è cambiato: ci gioca con gusto senza il timore di perdere vite, ha imparato a esplorare di più, cerca sempre segreti o spille da utilizzare (un’altra novità del gioco è la presenza di alcune spille che danno un’abilità distintiva, come saltare più in alto, planare o nuotare più veloce) e in generale ha proprio iniziato a giocare. E quando lo racconta è uno spasso da sentire.

Gli effetti dei videogiochi sui bambini

Con il coinvolgimento che sale, sale anche la loro smania di giocarci. Non c’è verso ora che saltino la mezz’ora giornaliera, e spesso non vedono proprio l’ora che arrivi. Anche Emma, che è sempre stata un po’ più inquadrata, ora prova sempre a sgrammare qualche minuto in più quando inizia a suonare la sveglia di fine sessione, ma in fondo la stanno gestendo sempre bene e senza drammi.

In effetti, si stanno comportando (generalmente) così bene che ho alzato il tempo del weekend a 45 minuti, cosa che hanno visto come una vittoria pazzesca. Ovviamente, il primo fine settimana che questa cosa è successa, Elia ha piantato un capriccio così prolungato e insensato (è un capriccio, d’altronde), che per un giorno gli è stato impedito di giocarci. 

Bonus: mi fa impazzire come nel mezzo del cimento coordini il movimento delle sue gambe con i salti di Mario. Patato.

Cos’ho scelto per loro, infine

Questa volta, anziché fare scegliere loro, ho scelto io. L’ho fatto per due motivi: il primo è quello di dare a Elia un’esperienza che sia più adatta alla sua età e che possa portare avanti sin da subito in autonomia, il secondo è che Emma, la mia eterna indecisa, aveva scelto Super Mario Bros. U Deluxe che ha voluto cambiare dopo forse mezza partita. Anziché farla girare a vuoto allora le ho proposto qualcosa che ero certo le sarebbe piaciuto. 

Emma:

  • LEGO Ninjago - Il film: Videogame (PEGI 7)
    Cos’è: oltre ad essere il più classico dei tie-in (cioè un gioco sviluppato per accompagnare l’uscita di una altro prodotto, in questo caso il film) e ad avere un titolo per cui forse qualche testa nel marketing di Warner dovrebbe saltare, è un gioco di avventura a tema Ninjago sviluppato da Traveller’s Tale. La ricetta è semplice: si ripropone quello che succede nel film ma in un videogioco nel quale si combatte (con facilità) e si costruiscono cose con i LEGO. La telecamera anche qua è fissa (o quasi) e il gioco è molto guidato.
    Perché l’ho scelto: oltre che per dar seguito alla voglia di avventure di Emma, anche perché sia lei che il fratello sono molto appassionati di LEGO e Ninjago, quindi dovrebbe essere un piano perfetto. Solo che non lo è, ma lo vedremo nel prossimo Falò.

Elia:

  • Yoshi's Crafted World (PEGI 3)
    Cos’è: è un gioco di piattaforme con Yoshi. Ci sono tanti livelli diversi, il ritmo è molto lento e il sistema accompagna il giocatore passo passo. Da vedere è delizioso
    Perché l’ho scelto: intanto perché il protagonista è Yoshi, il suo preferito al momento del mondo di Mario. E poi perché dovrebbe rappresentare un piccolo passo avanti rispetto a quello che sta facendo in Super Mario Bros. Wonder, visto che le fasi di piattaforme sono abbordabili ma che soprattutto il gioco non mette tanta fretta, anzi, invita proprio a perdersi nei livelli (che sono brevi) per esplorarli.

Pubblicato il: 26/03/2025

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3 commenti

Top rubrica, bravo Zampa!

Ciao, ho preso gli stessi giochi per mio figlio (4a) che gioca a Kirby in coop con la mamma, e guarda noi giocare SMW o Yoshi CW.
E' ancora piccolo per giocare da solo ma credo che tra qualche mese lo farà. Sessioni sempre inferiori ai 45 minuti og …Altro...
Ciao, ho preso gli stessi giochi per mio figlio (4a) che gioca a Kirby in coop con la mamma, e guarda noi giocare SMW o Yoshi CW.
E' ancora piccolo per giocare da solo ma credo che tra qualche mese lo farà. Sessioni sempre inferiori ai 45 minuti ogni 2-3gg.

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